Per le aziende che potranno ricominciare l'attività le prossimesettimane dovranno essere dedicate a:
- per chi non lo avesse ancora fatto, istituire le procedure del protocollo condiviso, raccoglierle in un manuale e condividerlo con RLS, medico competente e preposti
- individuare le attività che non si possono fermare ed assegnarvi i lavoratori, stabilendo eventualmente dei turni e/o delle rotazioni
- utilizzare lo smart working per tutte le attività che possono essere svolte da remoto; tale modalità di lavoro dovrà essere utilizzata il più possibile fino al termine dell'emergenza nazionale e non solo nei periodi di chiusura forzata:
- motivare adeguatamente e per iscritto il mancato ricorso allo smart working per le figure amministrative e tecniche
- una volta individuate le figure da porre in smart working:
- configurare gli aspetti tecnici (attrezzature, accessi, ecc.)
- tenere presente che lo smart working può essere parziale, cioè richiedere accessi presso la sede, se ciò è permesso dalla Legge, mantenendoli al minimo indispensabile
- svolgere gli adempimenti necessari (comunicazione al Ministero del Lavoro, info sicurezza, info privacy e redazione accordo), in particolare prevedere nell'accordo: orario di lavoro e/o obiettivi, durata, attrezzature utilizzate, riservatezza e sicurezza informatica e tutte le clausole previste dalla Legge
- Invitiamo tutti a non essere superficiali su questi aspetti, in quanto la situazione è destinata purtroppo a durare a lungo
Se il giorno 6 si potrà ripartire non significa che l'emergenza è terminata: i provvedimenti relativi alle misure anticontagio restano in vigore ed è possibile che diventino ancora più stringenti.
Ricordo che quanto qui scritto risponde a precisi obblighi di Legge e non semplicemente a scelte di opportunità.
LIA Bergamo resta sempre a disposizione.