Oggi analizziamo uno degli aspetti più controversi della normativa sul distacco. Scopriremo che in realtà la normativa è chiara ma viene applicata in modo difforme dalle varie nazioni europee. Tutto parte dalla finalità della trasferta.
I primi tre casi rientrano in pieno nella normativa sul distacco transnazionale (Direttiva 96/71/CE):
3. La presente direttiva si applica nella misura in cui le imprese (…) adottino una delle misure transnazionali seguenti:
a) Distacchino un lavoratore, per conto proprio e sotto la loro direzione, nel territorio di uno Stato membro, nell’ambito di un contratto concluso tra l’impresa che lo invia e il destinatario della prestazione di servizi che opera in tale Stato membro, purché durante il periodo di distacco esista un rapporto di lavoro tra il lavoratore e l’impresa che lo invia; o
b) Distacchino un lavoratore nel territorio di uno Stato membro, in uno stabilimento o in un’impresa appartenente al gruppo, purché durante il periodo di distacco esista un rapporto di lavoro tra il lavoratore e l’impresa che lo invia; o
c) Distacchino, in quanto imprese di lavoro temporaneo (…….)
Certamente no, come è ben specificato sulle linee guida della Commissione Europea, ma questo non significa che non ce ne dobbiamo preoccupare.
Innanzitutto è necessario chiedere sempre il modello A1 perché, come ha specificato la commissione UE nelle sue linee guida, la legislazione sociale non è disciplinata dalle direttive sul distacco, non contempla esclusioni e tantomeno una durata minima.
Secondariamente constatiamo ogni giorno come l’interpretazione delle varie nazioni sia difforme da quella della Commissione Europea: la Francia, ad esempio, richiede l’effettuazione di tutti gli adempimenti per qualsiasi trasferta (normativa in via di alleggerimento ma per ora gli obblighi rimangono), la Svezia esclude espressamente i viaggi d’affari; altre nazioni ritengono che qualora esista un rapporto di lavoro tra il lavoratore e l’impresa che lo invia si tratti sempre e comunque di distacco.
LIA Bergamo, con il partner TradeCube, aiuta le imprese a districarsi nel labirinto delle norme dei vari stati membri della UE, individuando gli adempimenti e gli obblighi precisi in relazione alla singola trasferta, al tipo di lavoro da svolgere, all’attività del datore di lavoro, alla destinazione, alla durata ed a tutte le altre variabili i gioco.