Lo stato di emergenza è stato prorogato al 30/04/2021 (DL 2/2021). La proroga trascina con sé tutte le scadenze legate espressamente al termine dello stato di emergenza.
E' entrato in vigore dal 16/01/2021 il nuovo DPCM relativo alle restrizioni Covid, valido fino al 05/03/2021.
E' stato prorogato al 30/04/2021 il rilascio dell'EUR 1 previdimato. Dal 1 maggio le imprese prive dello status di esportatore autorizzato potranno continuare a rilasciare il modello Eur.1, ma la sua emissione sarà soggetta ad istruttoria da parte della Dogana, con dilatazione di tempi e costi.
Alleghiamo la tabella aggiornata con le restrizioni alla mobilità internazionale, da leggere con riguardo alle avvertenze che seguono:
Le trasferte in Italia e all'estero
Brasile: dal 16 al 31 gennaio 2021, sono vietati l’ingresso ed il transito nel territorio nazionale alle persone che nei quattordici giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato in Brasile, eccetto per chi si trovava a bordo di un volo indiretto verso l’Italia iniziato il 16 gennaio 2021. In base a questa ordinanza chi si trova in Brasile non ha modo di rientrare in Italia fino alla fine di gennaio. Maggiori dettagli nell'allegato.
Regno Unito Gran Bretagna e Irlanda del Nord: non ci sono eccezioni. Fino al 05/03/2021 è consentito l'ingresso in Italia solo ai residenti ed in caso di assoluta necessità, con obbligo di:
Maggiori dettagli nell'allegato o su https://www.esteri.it/mae/it/ministero/normativaonline/decreto-iorestoacasa-domande-frequenti/focus-cittadini-italiani-in-rientro-dall-estero-e-cittadini-stranieri-in-italia.html
Elenchi paesi: bisogna prestare la massima attenzione perchè gli elenchi paesi potrebbero subire modifiche da un giorno all'altro con ordinanza del Ministero della Salute. Bisogna fare molta attenzione perchè a volte le modifiche degli elenchi sono contenute nelle ordinanze relative alle regioni italiane o ad altri argomenti e quindi non è sempre facile individuarle.
Consultare sempre:
http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/archivioNormativaNuovoCoronavirus.jsp, oppure
https://www.esteri.it/mae/it/ministero/normativaonline/decreto-iorestoacasa-domande-frequenti/focus-cittadini-italiani-in-rientro-dall-estero-e-cittadini-stranieri-in-italia.html verificando la data di aggiornamento riportata in alto
Se il dipendente è positivo all'estero: il rientro dai paesi UE, Schengen e UK impone l'effettuazione del tampone nelle 48 ore antecedenti il rientro. Il dipendente che risultasse positivo, anche se asintomatico, deve seguire scrupolosamente le indicazioni delle autorità locali che possono essere diverse in base al paese o alla regione.
Comprovate esigenze lavorative
ad eccezione del regno Unito, permettono sempre gli spostamenti, nel rispetto degli obblighi di test e quarantena stabiliti per i singoli paesi
E’ opportuno:
Voli Covid-tested
Rimane l'esonero da quarantena (fatto salvo per chi ha soggiornato o transitato nei 14 gg precedenti dal Regno Unito) per chi fa ingresso in Italia con i voli Covid Tested
https://www.tradecube.it/nuovi-voli-covid-tested-esonerati-da-quarantena/
Ingresso nei paesi esteri: è sempre regolato dalle norme locali, che possono variare senza preavviso rendendo difficoltose o impossibili le trasferte già programmate. Importante prevedere clausole contrattuali di salvaguardia che possano tutelare l'impresa in caso di mancato o tardivo adempimento ed eventualmente assicurazioni per annullamento viaggio, per non perdere le spese eventualmente anticipate.
Aggiornamenti sui siti delle varie ambasciate e su www.viaggiaresicuri.it, dove è anche disponibile il questionario interattivo https://infocovid.viaggiaresicuri.it/
Raccomandazioni del DPCM
Il DPCM prevede una serie di raccomandazioni. Sebbene non si tratti di obblighi, ricordiamo che il datore di lavoro ha il dovere, ai sensi dell’art. 2087 del codice civile, di adottare tutte le misure necessarie per tutelare la salute dei lavoratori.
Diventa di conseguenza di fondamentale importanza documentare e motivare in modo adeguato il mancato o parziale rispetto di queste raccomandazioni, che sono le seguenti:
-è fortemente raccomandato svolgere le riunioni in modalità a distanza
-e fortemente raccomandato l’utilizzo dello smart working
Norme che restano in vigore
Restano ferme tutte le prescrizioni previste dal Protocollo Condiviso del 24/04/2020 e dai Protocolli di settore, per le attività produttive e commerciali, compresi i protocolli territoriali e regionali.
E’ quindi di fondamentale importanza non solo applicare i protocolli, ma documentare tutto nel miglior modo possibile, con la stesura di appositi disciplinari, che ricordiamo devono essere soggetti all’approvazione di un comitato formato da RSPP, RLS, rappresentanze sindacali se esistenti e medico del lavoro. Per chi svolge trasferte all’estero, in particolare, è indispensabile adottare un apposito protocollo o integrare quello esistente.