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09-10-2020 PROROGA STATO EMERGENZA E NUOVE MISURE ANTICONTAGIO

Proroga stato di emergenza 

Lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 31/01/2021 (DL 125 del 7 ottobre 2020).  

Fino a tale data sarà quindi possibile continuare a porre in essere o prorogare lo smart working senza necessità di un accordo con il dipendente ed utilizzando la procedura semplificata. Raccomandiamo in ogni caso la stesura di un accordo che comprenda almeno i termini e modalità principali dello svolgimento della prestazione da remoto. 

 

Obbligo di mascherina 

Lo stesso decreto obbliga su tutto il territorio nazionale all’utilizzo della mascherina in tutti i luoghi chiusi ad eccezione della propria abitazione, ed in tutti i luoghi all’aperto ad eccezione di quelli ove sia possibile mantenere continuativamente la condizione di isolamento

 

Norme che restano in vigore 

Il Dpcm del 7/9/2020 è interamente prorogato fino al 15/10/2020, valgono le norme in esso contenute come da nostre precedenti comunicazioni

Restano ferme tutte le prescrizioni previste dal Protocollo Condiviso del 24/04/2020 e dai Protocolli di settore. 

Raccomandiamo alle aziende di non allentare per alcuna ragione le misure di sicurezza e di rispettare scrupolosamente (tra l’altro) gli obblighi di distanziamento sociale, mascherina ed eventuali altri DPI, disinfezione e lavaggio mani e sanificazione superfici. 

 

Tamponi obbligatori al rientro 

Con l’ordinanza del Ministero della salute del 8/10/2020 è stato modificato l’elenco di paesi che richiede l’effettuazione di tampone al rientro in Italia. 

Le persone che nei quattordici giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato in Belgio, tutta la Francia, Paesi Bassi, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica Ceca e Spagna 

devono:  

  

  • avere effettuato un tampone con esito negativo nelle 72 ore precedenti l’ingresso in Italia  

oppure  

  • notificare l’ingresso in Italia alle autorità sanitarie  
  • effettuare un tampone entro 48 ore dal rientro  

  

Non esistono più prescrizioni per i rientri da Malta, Croazia o Grecia. 

Ricordiamo che accertamenti medici e test possono essere prescritti solo tramite il medico competente. 

 

Eccezioni se sussistono tutte le seguenti condizioni (eccezioni valide fino al 15/10/2020 perché contenute nel DPCM prorogato) 

  • se non ci sono sintomi   
  • se la trasferta è di lavoro (e ciò è comprovato ad esempio dalle notifiche agli Ispettorati del lavoro locali e dai modelli A1) 
  • se tra l’uscita dall’Italia ed il rientro non sono passate più di 120 ore 
  • se non si è soggiornato o transitato in paesi a rischio negli ultimi 14 gg (extraUE - Romania) 

Si è esentati dal tampone. 

 

Ingresso in paesi UE o esteri 

 

Non esiste una regola fissa e raccomandiamo di consultare sempre viaggiaresicuri.it 

Poniamo la Vostra attenzione sul fatto che: 

  • I paesi considerati a rischio dalle altre nazioni non sono necessariamente gli stessi previsti per gli ingressi in Italia. 
  • Le restrizioni possono anche riguardare i viaggiatori provenienti (o che abbiano soggiornato/transitato negli ultimi 14 gg) in alcune regioni italiane. 

Dal momento che le persone hanno ricominciato a viaggiare è importante verificare anche dove sono state nei 14 gg precedenti all’ingresso nel paese straniero: infatti il paese di destinazione potrebbe non avere posto in essere restrizioni all’accesso di chi proviene dall’Italia, ma imporre quarantene o test in relazione ai soggiorni o transiti effettuati negli ultimi 14 gg anche in paesi che noi consideriamo “sicuri” 

Necessario quindi tenere traccia degli spostamenti del lavoratore dipendente, sia all’estero che nelle varie ragioni italiane. 

 

 

La situazione può cambiare di ora in ora: raccomandiamo di consultare costantemente 

https://www.esteri.it/mae/it/ministero/normativaonline/decreto-iorestoacasa-domande-frequenti/focus-cittadini-italiani-in-rientro-dall-estero-e-cittadini-stranieri-in-italia.html 

http://www.viaggiaresicuri.it/find-country