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23-09-2020 NOVITA' TAMPONI FRANCIA

L’ordinanza del Ministero della salute del 21/09/2020 ha previsto che chi rientra dopo avere soggiornato o anche solo transitato in Francia, limitatamente alle Regioni Alvernia-Rodano-Alpi, Corsica, Hauts-de-France, Île-de-France, Nuova Aquitania, Occitania, Provenza-Alpi-Costa azzurra, così come già previsto per Croazia, Spagna, Malta e Grecia deve: 

  • avere effettuato un tampone con esito negativo nelle 72 ore precedenti l’ingresso in Italia 

oppure 

  • notificare l’ingresso in Italia alle autorità sanitarie 
  • effettuare un tampone entro 48 ore dal rientro 

Eccezione: 

  • se non ci sono sintomi  
  • se la trasferta è di lavoro (e ciò è comprovato ad esempio dalle notifiche agli Ispettorati del lavoro locali e dai modelli A1) 
  • se tra l’uscita dall’Italia ed il rientro non sono passate più di 120 ore 
  • se non si è soggiornato o transitato in paesi a rischio negli ultimi 14 gg (extraUE - Romania - Bulgaria fino al 22/09/2020) 

Si è esentati dal tampone. 

Ricordiamo che l’effettuazione del tampone non coinvolge il datore di lavoro ma è un obbligo del cittadino; dal momento che si tratta di trasferte il datore di lavoro deve informare il lavoratore che l’esito del tampone deve essere trasmesso al medico competente. Ai sensi dell’art. 5 dello statuto dei lavoratori e come ribadito dal Garante Privacy il datore di lavoro non può disporre tamponi o test sierologici né tantomeno conoscerne l’esito: i controlli devono transitare tramite il medico competente. 

In assenza di sintomi alcune regioni impongono la quarantena ed altre no in attesa dell’esito del tampone; è opportuno informarsi presso le autorità sanitarie locali. La quarantena, per i lavoratori dipendenti, è considerata malattia a tutti gli effetti e durante la stessa non è possibile operare nemmeno in smart working. 

ALTRE VARIAZIONI: 

  • La Bulgaria è stata tolta dall’elenco delle nazioni a rischio dal 22/09/2020; chi rientra non sarà più soggetto a quarantena; la Bulgaria viene a tutti gli effetti trattata come le altre nazioni UE e Schengen. 
  • Rimane l’isolamento fiduciario per la Romania 
  • La Serbia è stata tolta dall’elenco delle nazioni “vietate”; è ora possibile recarsi in Serbia ma al rientro sarà necessaria la quarantena come per tutte le nazioni extraUE  

La situazione può cambiare di ora in ora: raccomandiamo di consultare costantemente

https://www.esteri.it/mae/it/ministero/normativaonline/decreto-iorestoacasa-domande-frequenti/focus-cittadini-italiani-in-rientro-dall-estero-e-cittadini-stranieri-in-italia.html

http://www.viaggiaresicuri.it/find-country